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STEFANO PENNA: IN RICORDO DI UN AMICO...

Questa pagina è dedicata a Stefano Penna.
Un amico che ci ha lasciati il 12 dicembre 2005.

Ecco... io voglio ricordarti così, con una forza inesauribile, sempre pronto a partire per qualche kilometro di corsa, ma con una grande umiltà e comunque sempre pronto a portare in spalla Mati, Nico, Lollo, Madda o Pippo.

Ti chiedo di rimanerci vicino, in particolare alla tua Cristina, e di intercedere per tutti noi presso la mamma di Gesù che ora ti tiene tra le sue braccia.

Voglio ricordare il tuo pollice alzato, sempre!

 Stefano: estate 2004

FOTO DI STEFANO

CHI E'

Sotto ho messo il testo della lettera scritta da Stefano il 2 dicembre 2001 in occasione di una testimonianza resa presso la Parrocchia della Sacra Famiglia.

"Il cammino di fede di ogni cristiano è costellato di incontri con il Signore e tutti di eguale importanza. Osservando la sequenza di questi incontri alcune volte riesco ad intravedere un disegno, un progetto del Signore: in ognuno di essi mi è stata data la possibilità di conoscerLo in modo diverso dal precedente e mai completamente.
Indubbiamente l'unico strumento per conoscerLo è ascoltare ed interrogare la Sua Parola, ma devo confessare che il mio cammino è stato proprio segnato da un'evoluzione nel modo di leggere ed intendere la Sacra Scrittura… Anche nel periodo più spensierato e goliardico della mia vita, quello giovanile, momento in cui il sentimento più importante da vivere era quello dell'amicizia, mi ricordo che sul mio comodino aveva trovato posto un Vangelo regalatomi per la Prima Comunione: l'ho sempre visto, a posteriori, come una Sua presenza discreta e rassicurante. Ritengo che anche la lettura di quel periodo, sicuramente superficiale o comunque non finalizzata a uno scopo preciso, abbia influito sul cammino successivo.
La prova della sofferenza, vissuta all'interno della famiglia di origine, mi ha fatto vedere e sentire quella degli altri e mi ha permesso di accorgermi dell'ingiustizia che governa il mondo. Mi è sorto, quindi, il desiderio del "fare qualcosa" per risolvere questi problemi ritenendomi sì una goccia nell'oceano ma che l'oceano ha bisogno di ogni goccia. Che sentimento nobile, non è vero? Il volontariato, stare vicino ai giovani, quante attività! Il Vangelo, la Parola di Gesù Cristo, li usavo come riferimento della mia etica, come conferma che quello che volevo fare era giusto: non era la mia vita adattata alla Sua parola ma il Vangelo adattato alla mia vita.
Il persistere dell'insoddisfazione interna mi ha portato ad accorgermi amaramente che tutto è generato dal desiderio di avere la coscienza tranquilla, dall'esigenza di sentirmi "a posto": pensavo che le mie idee e la mia forza di volontà fossero sufficienti a fare del bene e a stare bene. Questo stato di malessere mi ha spinto a rileggere la mia vita cercando di cogliere i segni della Sua presenza attraverso i doni da Lui elargiti: mia moglie, i figli, gli amici, la comunità, il lavoro. Questa rivelazione ha però generato il desiderio di contraccambiarlo: mi risultava inconcepibile un amore gratuito. Pertanto mi sono sentito in dovere di fare qualcosa di "straordinario" per Lui: Ahimè che errore.
Il Vangelo lo vedo come dispensatore di precetti e prescrizioni e penso che la straordinarietà sia nel seguirli. Un vero fariseo!!! Sono intollerante verso me stesso ma soprattutto verso gli altri. Quante volte ho richiesto e richiedo a mia moglie, e in generale alla mia famiglia, di seguire queste prescrizioni semplicemente perché lo si deve fare.
Finalmente qualche mese fa, all'inizio dell'anno, la scoperta dell'evangelizzazione. Scoperta che segue a breve distanza un mio netto rifiuto ad una proposta di missione presso la nostra comunità, giustificato dalla seguente scusa: "Mi sento un'ipocrita a parlare di Gesù Cristo sapendo di non seguire i suoi insegnamenti". Questo cambiamento repentino lo attribuisco all'azione dello Spirito Santo sia su di me che su coloro che mi hanno illuminato: i missionari laici. Osservare laici che dedicano totalmente o parzialmente la propria vita per questo fine mi ha posto degli interrogativi, ma soprattutto mi ha stimolato a verificare nella Sacra Scrittura se questo mandato è evidente o solo latente. La facilità con cui ho potuto verificare questa evidenza mi ha ancor di più convinto all'adesione a questa chiamata.
(Mt 10,1 - Mc 6,6 - Lc 9,1: "Missione dei dodici": Mt 28,19 - Mc 16,15: "Missione Universale". Lc 10,1: "Missione dei settandue". At 13,1: "Missione di Barnaba e Paolo").
Annunciare la Buona Novella, che racchiudo nel presentare un Dio che ama gratuitamente e nel presentare un peccato che non è il mancato rispetto dei comandamenti ma l'autosufficienza, mi ha dato la forza per superare il sentirmi inadeguato a tale missione. A questo proposito ho scoperto che, oltre al fatto che più si annuncia Gesù meno tempo si ha per essere meno adeguati, l'annuncio è un valido strumento per limitare le proprie mancanze.
Dal momento che ho deciso di aderire è cambiata anche la chiave di lettura della Parola: mi è diventato più chiaro il motivo per cui si desse tanta importanza alla ricerca del "perché è stato scritto": questo nuova chiave mi ha permesso di percepire che la giustizia e l'amore intesi da Gesù non sono assolutamente quelli che intendiamo noi. Una giustizia e un amore che in questo momento mi danno molta serenità anche se dall'esterno (chiedetelo a mia moglie) non appare così evidente.
Come ultimo pensiero volevo confidarvi che, in quest'ultimo periodo, trovo valido aiuto e conforto nella lettera che p. Beppe Pierantoni ha scritto il 1° maggio del 1999 in occasione della sua decisione di confermare la scelta missionaria e che è stata distribuita nei gruppi di lettura dopo il suo rapimento. La rileggo spesso questa lettera e tutte le volte mi commuovo perché quelle domande che si pone sono le mie domande e forse quelle di tutti. Prego perché la sua risposta sia anche la mia".

Stefano Penna, Bologna 2 dicembre 2001

Il giorno che Stefano ci ha lasciati è stata fatta una veglia di preghiera alla Sacra Famiglia che ha radunato in preghiera moltissime persone.

Questo è il testo della veglia.

Il giorno dopo, la classe di Lollo, ha fatto un lavoro per cercare di avvicinare i bambini al mistero di ciò che era avvenuto.

Questo è il risultato del confronto tra i bambini e le insegnanti.

Il 19 dicembre abbiamo dato l'ultimo saluto a Stefano alla Sacra Famiglia.
La partecipazione è stata grandissima ed in particolare i bambini hanno dato segno della loro vicinanza alla famiglia di Stefano.

Questo è il libretto della cerimonia.

 Virtus e solidarietà Tutte le persone amiche di Stefano e della sua famiglia di sono mosse in una "gara" di solidarietà e anche la Virtus basket non è stata da meno.

Il 26 dicembre 2005 la home page del sito della Virtus riportava la notizia che sarebbero state messe all'asta le canottiere dei giocatori e il ricavato sarabbe andato ai figli di Stefano.

Vedi il dettaglio della home

Leggi l'articolo

Inserisco un pezzo di musica classica che è sempre piaciuto a Stefano.

Johann Pachelbel: Canone [File MP3 - 6934 KB]

Clicca col tasto sinistro per ascoltarlo.
Se vuoi scaricarlo clicca col tasto destro, seleziona "Salva oggetto con nome..." e scegli la cartella dove salvarlo.

In gennaio 2006 è stato costituito da un gruppo di amici di Stefano un comitato con l'unico scopo di raccogliere fondi e sovvenzioni per le necessità della numerosa famiglia di Stefano, traendo i mezzi economici necessari da donazioni, lasciti, offerte ed altro.
Il comitato è stato denominato COMITATO AMICI DI STEFANO PENNA ed ha sede a Bologna (BO), Via Irma Bandiera n. 24 (c/o parrocchia Sacra Famiglia).
Dal punto di vista tecnico è stato aperto un conto corrente bancario, di cui trovate in fondo le coordinate, su cui tutti possono versare quanto desiderano come e quando vogliono.
Il ricavato sarà interamente devoluto alla famiglia in maniera anonima.
Non ci sono vincoli o impegni da rispettare, ma si chiede, a chi desidera contribuire per un lungo periodo di tempo, di pianificare ed eseguire versamenti in modo continuativo (mensili, semestrali, a scelta ... ma con cadenza regolare), affinché sia possibile capire su quale aiuto la famiglia possa effettivamente fare affidamento.
Chi però desiderasse effettuare versamenti una tantum è ovviamente libero di farlo.

Il conto è intestato a AMICI DI STEFANO PENNA.
Le coordinate bancarie sono le seguenti:
BANCA ANTONVENETA
IBAN: IT 11 K 05040 02400 000002670530

 CSI e solidarietà  Judoitalia e solidarietà Ancora una volta lo sport si mobilita in ricordo di Stefano e del sul papà Fausto.

Il 12 marzo 2006, a Villa Pallavicini, il C.S.I. ha organizzato il Memorial Fausto e Stefano Penna al quale hanno partecipato 350 atleti di 15 società nella disciplina del judo, sport che Stefano praticava in gioventù e che Fausto insegnava.



 Judoitalia e solidarietà Il 18 marzo 2007, al Villaggio del Fanciullo, il C.S.I. ha organizzato il 15° Campionato Interregionale Memorial Fausto e Stefano Penna al quale hanno partecipato 400 atleti di 15 società nella disciplina del judo.







Il 13 aprile 2008, al Villaggio del Fanciullo, la Nuoto Sprint Borgo ha organizzato il 1° Trofeo Stefano Penna, gara ad invito a staffette riservata a Esordienti C, B, A e Ragazzi, Juniores, Assoluti.

Qui puoi vedere i risultati.